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Bignè di San Giuseppe o Zeppola?

Bignè di San Giuseppe o Zeppola?

Bignè di San Giuseppe o Zeppola napoletana?
Un dolce dilemma che affonda nelle più antiche tradizioni laziali e campane e con il quale siamo soliti celebrare la Festa del Papà.

Il bignè di San Giuseppe

La festa di San Giuseppe è sempre stata molto sentita a Roma, dove in realtà ha preso il posto di altre festività di origine pagana precedenti alle tradizioni cristiane, i Baccanali. In questo periodo dell’anno infatti nell’antica Roma si onorava l’equinozio di Primavera (21 marzo) con una serie di riti dionisiaci. Si mangiavano inoltre frittelle di grano e dolci di vario tipo.

Dal Medioevo in poi comunque a Roma si sono affermati i festeggiamenti dedicati a San Giuseppe, spesso foraggiati dalla confraternita dei falegnami. E durante questi festeggiamenti il dolce tipico, venduto su appositi banchi per le strade, erano le frittelle e i bignè fritti. San Giuseppe veniva definito infatti “frittellaro”.

La zeppola napoletana

L’origine etimologica della parola ‘zeppola’ è controversa. Potrebbe derivare da zeppa, un pezzetto di legno, oppure da serpula, serpe in latino, per la classica forma di un serpente acciambellato. Oppure, forse, da Saeptula, cingere in latino, un oggetto di forma rotonda, o ancora da Zi’ Paolo, il presunto inventore della zeppola. Non è chiaro neanche dove sia stata inventata, ma probabilmente in un convento: forse in quello di San Gregorio Armeno, forse in quello di Santa Patrizia, sempre nel cuore di Napoli.

La prima ricetta scritta delle zeppole napoletane si deve al cuoco Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino e al suo trattato sulla Cucina teorico-pratica, pubblicato per la prima volta a Napoli nel 1837.

Differenza tra bignè e zeppola

Nella tradizione moderna le classiche zeppole napoletane, fritte o al forno, sono composte da pasta bignè rigata e attorcigliata a cerchio. Al centro c’è la crema pasticciera e sopra un cucchiaino di confettura di amarene o di amarene sciroppate. I bignè di San Giuseppe romani sono simili, ma diversi: la pasta è meno spessa, la crema è meno densa, si trova solo all’interno del bignè, che ha forma rotondeggiante, e non c’è amarena.

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